lunedì 27 giugno 2016

Limiti che retrocedono ancora....


 

Fra le strategie atte a sottrarre i nostri Amici Animali all'Oblio, includo senz'altro la Clonazione ; che potrebbe forse far di essi rivivere molto più di quel che si crede con gli attuali paradigmi scientisti.

''Non  sarebbe comunque più lui/lei '' - è  la più comune (e comprensibile) obiezione. E in un certo senso è  vero, se è vero che  il DNA conserva la sola ''memoria genetica'' e non quella del vissuto individuale.
Ma anche su questo punto andrei cauto... quello che ''vediamo'' potrebbe essere solo una minima parte del Tutto.

Nel peggiore dei casi otterremmo sì un ''gemello identico'', ma ormai privo di ogni memoria (così almeno si suppone ) della sua ''vita precedente''.

-Ma  possiamo benissimo considerare questo ''gemello'' come se fosse  Lo Stesso Individuo, che sia stato vittima di una totale amnesia,  che lo avesse privato del vissuto biografico.

-Respingeremmo forse con la motivazione ''....tanto non è più lui! '' il nostro Cane  ( o Gatto o altro qualsiasi ''pet'') soltanto perché una malattia (perfettamente risolta) o un trauma o altro lo hanno ridotto a uno stato amnesico?
Non credo...!   La sua Vita - nel senso di esperienza biografica / vissuto individuale -  ''ripartirebbe'' semplicemente da quell'istante, dopo un -indesiderato sì,  ma comunque non annichilente - reset.
Sarebbe proprio come se rinascesse : cucciolo e sano, e con tutta la voglia di riprendere il Cammino interrotto!


Notevoli restano  tuttavia gli ostacoli sul piano concreto.
Anzitutto, molto restrittivi parrebbero i criteri in base ai quali l'attuale tecnologia permetterebbe di far rivivere il nostro ''gemello amnesico''  partendo dai resti del Nostro povero Amico.

Di recente ho però appreso con piacere di un evento che rappresenterebbe un'importante smentita riguardo ai suddetti criteri limitanti : e questo, proprio da parte del maggior esperto di  clonazione canina del settore, il biologo coreano Hwang Woo-Suk,


 -Sul sito della sua Società si legge ancora che la clonazione è (per ora) impossibile disponendo del solo DNA o di reperti -peli, ossa denti ecc-  che ne contengono ; occorrerebbero necessariamente cellule ''vive'', da coltivare per poi estrarne il nucleo dopo un certo numero di passaggi.

-Sul medesimo sito si precisa che le cellule utili possono esser ricavate dal corpo dell'animale refrigerato a pochi gradi SOPRA lo zero, e per un tempo massimo di 5 giorni ; e ci si raccomanda di NON CONGELARE il corpo, pena la perdita irreversibile di vitalità delle cellule, e quindi di ogni possibilità di moltiplicazione clonale.

 Tuttavia, la recentissima vicenda di una coppia inglese ha già  smentito questo consolidato paradigma, così drasticamente pessimista (e ricorrente nell'ambito delle stesse comunità crioniche, n.b.)

Il loro adorato boxer Dylan era stato collocato, e ben due giorni dopo la morte (il 2 luglio dello scorso anno) nel refrigeratore di un'impresa funebre per animali, a pochi gradi sopra lo zero.

Come immagino possa spesso accadere in casi del genere, la scoperta di questa possibilità da parte della coppia disperata fu casuale, e solo successiva al decesso ; ciò che non prometteva bene per la buona riuscita del progetto, laddove, come è ben noto, i tempi sono cruciali.

 Nella totale mancanza di collaborazione veterinaria (umanamente comprensibile per il timore di ripercussioni, non del tutto fuori luogo considerando leggi e burocrazie ottuse che evidentemente affliggono anche l' UK), i due riuscirono a procurarsi su internet un kit per il prelievo e, in base alle istruzioni -e a una buona dose di coraggio, prelevarono campioni tissutali per poi prontamente recapitarli al Centro, nella Corea del Sud.

Questi campioni, prelevati dopo quattro giorni dalla morte -in tempo canonicamente ancora utile quindi- , si rivelarono purtroppo inutilizzabili.

 
Quando la notizia del fallimento fu comunicata alla coppia, il 5 di luglio, Dylan era già stato posto in un freezer dell'impresa funebre da circa due giorni (quindi senz'altro congelato), in  attesa di esser ''tradizionalmente'' seppellito.

Ma dal Centro si invitò ugualmente a tentare, per scrupolo.

Fu comprensibilmente penoso per la coppia decidersi a scongelare il loro piccolo amico e procedere a un ulteriore prelievo di tessuti ; Dylan era ormai congelato in freezer da cinque giorni , quando finalmente la coppia riuscì a compiere l'operazione.

Dopo un altro viaggio disperato, queste ulteriori cellule furono recapitate al Centro, e .... questa volta l'esito fu positivo!

 -Paradossalmente, l'aver proceduto in ossequio ai  protocolli canonici, o almeno approssimandoli, non aveva dato l'esito sperato; invece, un tentativo disperato e di pressoché scontato insuccesso, nel medesimo caso oltretutto, si rivelò vincente!

Questo dovrebbe insegnare qualcosa anche ai funesti crio-pessimisti, propensi a dare per persi tutti i casi sub-ottimali di preservazione - e il caso è quanto mai pertinente, trattandosi della rivelata vitalità, nell'ambito poi delle comuni  tecnologie attuali, di cellule ricavate da tessuti grossolanamente congelati in un normale freezer ; senza crioprotettivi o cautele di alcun genere.




-Sono convinto che la clonazione, almeno per i nostri piccoli amici, sia una strategia ''immortalista'' già molto valida - non ne salveremo forse la memoria biografica, ma comunque salviamo una Informazione non meno *unica*, che andrebbe ugualmente distrutta per sempre dalla morte/oblio.

Sono convinto che la conservazione di almeno un minimo frammento tissutale di ogni animale domestico (dico ''domestico'' perché, come noi, è in quanto tale sottratto al darwinismo della Selezione => Morte Individuale), sia sempre possibile ed eticamente "dovuta", anche se non si intende pianificarne clonazioni  - opzione che resterebbe comunque aperta per il futuro, se e quando lo si potesse/desiderasse.
-Anche la tradizionale ''ciocca di pelo'' può essere abbastanza e dovrebbe anzi esser considerata sotto questa nuova luce : veduta non già come un feticcio magari anche un po' macabro messo via da qualche ''fissato'' ; ma invece, consapevolmente, come una piccola  vivente reliquia da custodirsi con amore : depositaria qual è di quella preziosa e irripetibile Informazione.


- Deplorevole comunque rimane, che l'assenza di una diffusa forma mentis anti-oblio releghi pratiche come questa a Paesi lontani, e che l'assenza di concorrenza e di una economia di scala renda i prezzi così inaccessibili.

-Unico motivo per cui, quand'anche disponessi della somma necessaria rinuncerei senz'altro oggi a tale pratica, è la contro-riflessione che mi porterebbe a considerare, proprio sul piano ''etico'', quanti cani gatti ecc ecc *oggi* bisognosi sarebbe possibile aiutare e concretamente salvare con la stessa , notevolissima somma di denaro.

- Ma adoperarsi perché questa pratica possa diffondersi e arrivare a prezzi ambulatoriali,  o almeno compatibili con quelli delle sterilizzazioni, tanto caldeggiate di questi tempi eppure così discriminanti  (condannano a non aver discendenza solo i poveri ''meticci''), resta un nostro Dovere Etico.
Nessuna pressione morale beninteso :  solo voler rendere concretamente possibile ''a tutti'' ciò che  tecnicamente  possibile già lo è.

Ovviamente anche le preoccupazioni riguardanti salute e benessere delle cagnoline ''incubatrici'' non vanno dimenticate, ogni intento etico sarebbe altrimenti contraddetto in partenza.

-La clonazione individuale ( l'idea che ogni cane, di ''razza'' o meno  che sia abbia diritto a UN discendente), è un punto essenziale del mio Programma PetsForFuture . 

Auspicabile resta poi la Reversione dell'Invecchiamento = Semi-immortalizzazione del singolo Individuo,  che renderebbe  ridondante la riproduzione ; sarebbe il passo successivo.

-Tutto ciò è in assoluta antitesi, ben me ne rendo conto, con la vigente prassi delle varie organizzazioni, associazioni ecc ecc autodefinentisi ''animaliste'' , che improntano il nostro Rapporto col Mondo Animale alle stesse, aberranti logiche burocratico/mercantili dell'Usa-E-Getta. I loro capisaldi ideologici prevedonoSterilizzazione sistematica (= estinzione  irreversibile di *quella* Linea genetica), Animali sequestrati come fossero oggetti ( ...o come i bambini di ''Bibbiano'' - si perdoni l'accostamento), Eutanasia a gogò e, a seguire, ''smaltimento del Rifiuto Speciale / o ''carcassa'' -come ...amabilmente definiscono i resti del Nostro più caro Amico- in appositi inceneritori : ché NULLA  ne rimanga. 
E su quest'ultimo punto lascio all'intelligenza del Lettore cogliere analogie e similitudini.

-Nessuna colpevolizzazione di quanti tra noi, volenti o meno, hanno dovuto subire questa prassi: ci mancherebbe! Ma se QUESTA è la prassi vigente approvata da UE, e da altre orwelliane Mostruosità non ancora disfatte come auspicabile,  si sia ORGOGLIOSI  d'esser dei ''pazzi'' in  assoluta controtendenza!
Certamente  
normare / vietare / distruggere è assai più facile di Salvare / Creare /Costruire.... e più accessibile quindi  a menti tanto limitate, ottenebrate e ottuse.


-Ma intanto questo successo, questa provata reviviscenza di cellule ''freezate'' deve già insegnarci come anche i criteri dettati dagli esperti di spicco -criteri che già poi sarebbero stati ritenuti folli appena vent'anni fa- , possono ancora trovare clamorose smentite a nostro favore.


-Se per un verso i Sistemi Biologici sono così drammaticamente fragili rispetto a una ''macchina'', a differenza di questa celano però nella propria Complessità risorse insospettate e imprevedibili.
La Complessità biologica comporta la comparsa di Proprietà Emergenti, di cui siamo probabilmente ancora in gran parte all'oscuro; ciò che rende i Bionti diversi dai semplici sistemi chimico-fisici ai quali per praticità di studio li si equipara, modellizzandoli in modo parcellizzato e settoriale.

Dovremmo sempre tenerne conto, anche quando l'evidenza immediata sembra volerci suggerire il contrario.

 

Fabrizio Lucente


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