sabato 6 luglio 2019

Immortalità: Work in progress

Non ho molto tempo (per fortuna devo dire) da dedicare ai miei innumerevoli blog, tanto diversi tra loro. Oltre a questo ne curo uno di Storia, uno sulle Neuroscienze, uno di Geopolitica, e molto altro ancora. Ma dedico un minuto del mio pochissimo tempo volentieri ad una breve rassegna stampa.

Ci sono degli interessanti movimenti nella "Silicon Valley", ce lo dice questo articolo del 2018, ed a riferire è Enrico Marro nientemeno che su Il Sole 24 Ore, quindi avrei pochissimi dubbi, o nessun dubbio, sulla attendibilità della notizia.

Nell'articolo, è intrigante la riflessione di Peter Thiel,  cofondatore di PayPal. Chi mi conosce anche non troppo bene, sa che il sottoscritto non impazzisce per i tedeschi, ma quando uno dice

"La maggior forma di diseguaglianza umana è tra chi è vivo e chi non lo è più",

per come la vedo io è da consacrare tra gli Dei.

E' pur vero che sfogliando il curriculum di Peter Thiel (su Wikipedia), mi lascia perplesso la sua appartenenza al "Bilderberg". Questo gruppo è piuttosto oscuro, e il mio timore è che chi fa parte di queste cricche e si occupa di immortalità, non voglia affatto condividere le sue scoperte con il mondo ma piuttosto (cosa che odio e disprezzo con tutto me stesso) vorrà rendere immortali un ristretto gruppetto di soggetti magari multimilionari. Non basta scoprire l'immortalità, bisogna fare in modo che sia accessibile non ai ricchi, ma semmai AI GIUSTI. E qui immagino le reazioni dei detrattori con frasi del tipo "e chi lo stabilisce chi è giusto? Chi ti credi di essere, ti sostituisci a dio?" Guardate non sarò certo io a stabilire chi meriti l'immortalità o meno, ma di certo non la concederei solo per censo, e di certo non ai criminali accertati, a meno che, come dicevo in un precedente articolo, non troviamo un modo scientifico di emendarli totalmente dalle loro inclinazioni verso il male.

A quanto pare, nonostante gli ultimi rantoli dei luddisti, l'immortalità, anzi, la sconfitta della morte, è un evento imminente, e sul quale si sta lavorando seriamente.

A conferma di ciò, vi riporto anche un articolo preso da uno dei mille blog luddisti.

Se avete il coraggio di leggerlo (io non ce l'ho avuto, lo confesso), dateci un occhiata, a me basta e avanza leggere il titolo "l'immortalità è vicina".
Ebbene, se persino i più feroci nemici dell'immortalità sono costretti ad ammettere che, si è vicina, allora veramente siamo sulla buona strada.

Ad Maiora.

F.B.