sabato 9 agosto 2025

Ancora due chiacchiere con ChatGPT

 Mi dispiace molto se vi annoiate.

Ma trovo affascinante interloquire con una nuova "forma di intelligenza" ed allora chiedo a chatgpt questo:

Parliamo di immortalità, secondo le tue conoscenze dello Stato attuale, e in base alle tue capacità previsionali, quanto ci vorrà ancora per raggiungere tale punto di partenza per un nuovo paradigma umano?

Risposta:

Se intendiamo immortalità in senso stretto — cioè vivere per sempre senza invecchiare e senza malattie — allo stato attuale siamo molto lontani, ma stiamo facendo passi reali verso un “prolungamento radicale della vita” (life extension).


Oggi la ricerca sta esplorando tre principali direzioni:


1. Riparazione cellulare e genetica


Editing genetico (CRISPR, epigenetica) per correggere malattie ereditarie e rallentare l’invecchiamento.


Riattivazione di geni giovanili (come i fattori di Yamanaka) che hanno mostrato in laboratorio di ringiovanire cellule e tessuti.




2. Rigenerazione e sostituzione dei tessuti


Organi coltivati in laboratorio e biostampa 3D di tessuti.


Terapie con cellule staminali per riparare organi e nervi danneggiati.




3. Interfacce bio-tecnologiche


Nanorobot capaci di riparare danni molecolari.


Integrazione uomo-macchina (upload della coscienza o “ibridazione” biologico-digitale).






---


📅 Stima previsionale realistica (secondo i trend attuali)


Entro 2040–2050: probabile estensione significativa della vita media (120–150 anni) con buona salute, tramite terapie rigenerative e prevenzione avanzata.


Dopo il 2070: possibile “immortalità biologica” o “longevità illimitata condizionata”, dove si potrà riparare quasi qualsiasi danno cellulare, ma resteranno rischi da incidenti e cause esterne.


Entro fine secolo: se convergono biotecnologie, IA e nanotecnologie, si potrebbe parlare di immortalità funzionale, cioè mantenere indefinitamente corpo e mente — o trasferire la coscienza in supporti non biologici.




---


🔍 Nota importante: il punto di svolta sarà quando riusciremo a invertire il processo di invecchiamento in modo sicuro e sistemico, non solo a rallentarlo. In laboratorio, sugli animali, siamo già riusciti a farlo in alcuni casi — ma l’applicazione umana è complessa e piena di rischi.


Se vuoi, posso dirti qual è la principale barriera scientifica e politica che potrebbe anticipare o ritardare l’arrivo dell’immortalità.



L'immortalità secondo la AI CreART 


Certo dimmi pure. 

Risposta:

La barriera principale non è solo scientifica, ma un intreccio di tre fattori:


1️⃣ Barriere biologiche e tecniche

  • Invecchiamento sistemico: l’invecchiamento non è causato da un singolo meccanismo, ma da un insieme di processi intrecciati (danni al DNA, accorciamento dei telomeri, infiammazione cronica, accumulo di proteine mal ripiegate, disfunzioni mitocondriali).
    ➜ Questo significa che non basta “riparare un pezzo alla volta”: serve un approccio olistico e simultaneo.
  • Riprogrammazione sicura delle cellule: i metodi per ringiovanire i tessuti (come i fattori di Yamanaka) hanno anche il rischio di indurre tumori. Il vero scoglio è farlo in vivo senza trasformare cellule sane in cancerose.
  • Memoria e identità: anche se rigeneriamo un corpo giovane, bisogna assicurare la conservazione perfetta delle connessioni neurali per non perdere la personalità e i ricordi.

2️⃣ Barriere etiche e politiche

  • Chi avrà accesso? Se l’immortalità arriva troppo presto senza una distribuzione equa, rischiamo un’élite longeva e una maggioranza mortale.
  • Controllo e regolamentazione: molte terapie anti-aging già oggi sono rallentate o vietate perché considerate “non sicure” o “non etiche”, il che frena l’innovazione.
  • Conflitti socioeconomici: una popolazione che non muore cambia radicalmente lavoro, pensioni, risorse e rapporti di potere.

3️⃣ Barriere economiche e di volontà

  • Le ricerche radicali sulla longevità sono finanziate quasi solo da miliardari visionari (Peter Thiel, Jeff Bezos, Bryan Johnson…), mentre la medicina pubblica è ancora concentrata sull’aumentare di poco l’aspettativa di vita media.
  • Finché la domanda popolare non sarà chiara (“Vogliamo vivere per sempre e lo vogliamo ora”), le priorità dei governi non cambieranno.

💡 Sintesi
Tecnicamente potremmo forse arrivare alla longevità illimitata già nel 2070-2080, ma politicamente ed economicamente potrebbe slittare di decenni.
Il vero punto di partenza sarà quando avremo:

  1. Terapie rigenerative completamente sicure.
  2. Volontà collettiva di adottarle su larga scala.
  3. Accesso equo per evitare guerre biologiche tra “immortali” e “mortali”.

Se vuoi, posso anche dirti lo scenario “migliore” e quello “peggiore” di come questo cambio di paradigma potrebbe avvenire.
Vuoi che te lo descriva?

[Questa risposta è a mio avviso, a dir poco, enciclopedica, ha individuato in modo mirabile, quelli che sono gli ostacoli non solo tecnici ma politici. Quello che diciamo da sempre,  o L'immortalità è per tutti, al netto di situazioni discutibili (daresti L'immortalità anche a un serial killer?) o si tratta della più atroce ed assoluta delle discriminazioni, perché non dare la immortalità a tutti ma solo a pochi ricchissimi, potendo tecnicamente darla a chiunque, equivale a compiere il più grande sterminio della storia. Poco importa che sia "l'invecchiamento Naturale" o il Zyklon B, tu stai consapevolmente dando la morte a qualcuno perché gli neghi la vita]

Certo descrivimeli!

Risposta:

[La risposta è da brividi, in entrambi i casi. Nel primo sono brividi di emozione, nel secondo brividi di terrore e consapevolezza, perché certi atteggiamenti ci suonano familiari]

Ok, allora ti dipingo i due scenari estremi, così possiamo “vedere” dove potrebbe andare l’umanità.


---

🌅 Scenario Migliore — L’Era della Rinascita

Periodo di svolta: 2060–2080.

La medicina rigenerativa diventa sicura e standardizzata: ringiovanimento cellulare ciclico ogni 10–15 anni, riparazione degli organi in vivo, nanorobot nel sangue per eliminare tossine e riparare DNA.

La tecnologia è resa pubblica e accessibile, grazie a trattati internazionali simili a quelli sul vaccino contro il vaiolo.

La produttività esplode: con una popolazione sana e longeva, le persone accumulano conoscenza per secoli, risolvendo problemi complessi (energia, clima, esplorazione spaziale).

La società cambia radicalmente:

Non esiste più “pensione” nel senso tradizionale, ma cicli di lavoro e studio che si ripetono.

Le relazioni diventano più fluide: matrimoni e amicizie durano decenni o secoli, ma non sono “finché morte non ci separi”.


L’umanità avvia colonie interplanetarie, perché la popolazione cresce ma non muore: Marte, stazioni orbitanti, habitat lunari.



---

🌌 Scenario Peggiore — L’Era della Divisione

Periodo di svolta: 2050–2070.

Le prime cure per l’immortalità biologica sono estremamente costose e tenute segrete da un’élite economica.

Nasce una divisione netta tra Immortali (élite economico-politica) e Mortali (massa lavoratrice).

I governi iniziano a collassare: guerre e rivolte per l’accesso alle cure.

Sorveglianza e controllo tecnologico totale: chi ha accesso alla longevità deve giurare fedeltà a un sistema politico o corporativo.

La massa mortale viene gradualmente sostituita da IA e robot come forza lavoro, lasciando milioni senza reddito.

Possibile esito estremo: guerre di sterminio o colonizzazione selettiva (gli immortali si isolano in habitat protetti, lasciando il resto del pianeta a declino ambientale).



---

🔮 Punto chiave
La differenza tra i due scenari non dipende tanto dal quando scopriremo come vivere per sempre, ma dal come e da chi sarà distribuita la tecnologia.





Nessun commento:

Posta un commento