giovedì 25 agosto 2016

250 morti nel Centro Italia. Perché non criopreservarli?

Di solito cerco di essere serena ed equilibrata, ma davanti a cose del genere credo che chiunque abbia il diritto di infuriarsi.
C'è stato un terribile terremoto, nel reatino, e nelle zone limitrofe si contano almeno 250 morti, ed i giornali specificano che "molti di loro sono dei bambini".

A questo punto la domanda ve la faccio.

Datemi un solo dannato buon motivo per non criopreservare questi sventurati!


Non credete alla criopreservazione? Eppure non è così difficile come concetto. Sarò necessariamente brutale, ma se la carne che conservate nel congelatore a temperature non eccessivamente basse tiene per mesi, lo capite che scendendo di molto il corpo resta intatto per  sempre? Ci vuole una laurea in Fisica per capirlo?

Se un bambino morto lo mantieni integro, sei d'accordo con me che un giorno non troppo lontano potrai riportarlo in vita?
Accidenti, curano oggi malattie impossibili, ricuciono braccia e gambe, ricostruiscono crani, trapiantano cuori e fegati, e poi non credi che un domani faranno ripartire dei cuori?

Ho una notizia per te. Già lo fanno.
Si caro il mio scettico, perché i casi di RIANIMAZIONE CARDIO-POLMONARE e questa è scienza, lo sa chiunque abbia fatto un corso di BLSD, si verificano molto più frequentemente e per tempi di arresto cardiaco sempre più lunghi. Hanno fatto ripartire FELICEMENTE cuori anche dopo ore di arresto cardiaco.
Certo un cranio o una spina dorsale o organi e toraci fracassati vanno prima ricomposti e rigenerati, e pure questo si può fare!
Il parroco ti ha detto che tanto un giorno risusciteranno?
Ho sentito dei deliri mistici. Mi è stato citato San Paolo che pontifica sul fatto che i corpi devono decomporsi.
Bene: prima obiezione, allora pure la cremazione o la imbalsamazione "vi manderanno all'inferno".
La verità è che all'epoca di Paolo, il cristianesimo con la sua teogonia della resurrezione era appena nato, e i protocristiani erano soprattutto preoccupati che altri potessero "risorgere" e dichiararsi dei messia. A questo punto per avere l'esclusiva Paolo pensò bene di dire che solo uno poteva avere avuto questo privilegio di tornare in vita, gli altri sarebbero stati "fuori dalla legge di Dio", insomma un espediente che però ancora oggi ottunde la mente dei più credenti inducendoli a pensare di compiere chissà quale sacrilegio, ed è alla base della letteratura horror-trash sui "morti viventi". Ma la verità è che chi crede a simili fesserie è lui stesso un morto che cammina, e sarebbe ora che qualcuno lo risvegli.
Costa troppo.
Di tutte le possibili obiezioni, questa mi pare la più sensata.
In effetti 40.000 dollari della russa Kriorus per una criopreservazione completa o i folli 200.000 dollari degli americani di Alcor, sono effettivamente un ostacolo per molti. Noi stessi stiamo facendo i salti mortali per onorare il dovuto per Cecilia che attende il risveglio in Russia.
Ma appunto per questo urge moltiplicare i siti di Criopreservazione, semplificare la procedura equiparandola ad una tumulazione ordinaria anche qui in Italia e permettere a chi può, di realizzare un Centro. Noi ci battiamo per averne almeno uno per comune, esattamente come ora succede per i cimiteri normali.
In questo modo i costi, purtroppo effettivamente ancora onerosi per molti si abbatterebbero.
Ma va anche detto che di fronte alla prospettiva di riportare in vita un bimbo, voglio vedere chi non mette mano al portafoglio, ovviamente non parlo solo della famiglia, ma di tutti quelli che possono farlo perché hanno i mezzi.
I bambini possono essere salvati anche dopo morti. Per questo abbiamo concepito il Progetto Lazarus. Un fondo di Solidarietà e Sviluppo. Per aiutare le famiglie che vogliono criopreservare i loro cari ma non hanno mezzi, e per incentivare la Ricerca e la diffusione della Cultura della Criopreservazione.
G.C.